FA BENE ALLA SALUTE
COSA CONTIENE
Lo zafferano è un prodotto ricco di Vitamina C , Vitamina A, Vitamina B1 e B2 , sali minerali, acido folico, niacina, riboflavina e carotenoidi che lo rendono un ottimo alleato del sistema immunitario, nonché un ottimo antiossidante (e anti-cancerogeno) grazie al licopene e la zeaxantina.
Inoltre il safranale e la crocina lo rendono un valido aiuto
per placare l’ansia, l’insonnia e la depressione.
Zafferano contro lo stress ossidativo
Lo stress ossidativo è lo squilibrio tra agenti antiossidanti e radicali liberi, in favore di questi ultimi.
Studi dimostrano che lo zafferano previene i danni da radicali liberi. Gli apocarotenoidi, infatti, stimolano gli enzimi antiossidanti e ripristinano le scorte di glutatione, un detossificante endogeno. Grazie ai suoi antiossidanti, lo zafferano contribuisce a proteggere:
la pelle e gli occhi esposti quotidianamente agli UV
il fegato, particolarmente esposto allo stress ossidativo, in quanto metabolizza l’alcol e i farmaci
il cervello e i reni sottoposti a stress cronico
i muscoli sottoposti ad attività fisica intensa
LO ZAFFERANO SANGAVINESE POSSIEDE
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
uniche che conferiscono il marchio DOP:
- colore rosso brillante dato dal contenuto di crocina,
- aroma molto intenso che deriva dal contenuto di safranale
- gusto deciso che scaturisce dal contenuto di picrocrocina.
Queste sostanze nello Zafferano di San Gavino Monreale sono contenute in quantità assai elevate.
ISO 3632-1,2
ANALISI SPETTROMETRICA
Caratteristiche | 1° Categoria | 2° Categoria | 3° Categoria | Zafferano Sangavinese |
---|---|---|---|---|
RESIDUI FLOREALI % MAX | 0,5 | 3 | 5 | 0,4 |
CORPI ESTRANEI % MAX | 0,1 | 0,5 | 1 | 0,06 |
UMIDITA’ (Zaff in fili) % MAX | 12 | 12 | 12 | 9,28 |
CENERI sul secco % MAX | 8 | 8 | 8 | 5,48 |
POTERE AMARICANTE (ass. picrocrocina) | >70 | >55 | >40 | 257 |
POTERE AROMATICO (ass. safranale) | 20-50 | 20-50 | 20-50 | 330 |
POTERE COLORANTE (ass. crocina) | >200 | >150 | >100 | 440 |
LO ZAFFERANO
contro l’affaticamento psicofisico
Grazie ai suoi antiossidanti, lo zafferano può essere considerato un energizzante naturale.
Durante le attività molto intense, infatti, vengono prodotti più radicali liberi, che – danneggiando le cellule muscolari e nervose – provocano stanchezza fisica e mentale.
Lo zafferano, tuttavia, protegge i muscoli e il cervello dai radicali liberi, riducendo l’affaticamento psicofisico..
LO ZAFFERANO
contro Sovrappeso e obesità
Ebbene si, lo zafferano potrebbe aiutarci a controllare il peso corporeo! In che modo? Come riportato da Mashmoul e colleghi, infatti, pare che gli apocarotenoidi stimolino il rilascio di un ormone (l’adiponectina) il quale:
riduce l’assimilazione dei grassi alimentari
aiuta i muscoli a bruciare i grassi e gli zuccheri
riduce la produzione dei grassi di deposito
aumenta il senso di sazietà agendo sull’ipotalamo
LO ZAFFERANO
per alleviare i sintomi depressivi
I motivi risiederebbero nella presunta capacità degli apocarotenoidi di migliorare il segnale di serotonina, noradrenalina e dopamina, il cui deficit è associato alla sindrome depressiva. Secondo alcuni studi, infatti, sembra che la somministrazione di 30mg/die di estratto possa:
alleviare i sintomi in modo paragonabile all’imipramina e alla fluoxetina, farmaci antidepressivi
contrastare il calo della libido causato dalla fluoxetina (Prozac®)
LO ZAFFERANO
contro la Sindrome Premestruale (SPM)
Sembra che gli apocarotenoidi migliorino la trasmissione serotoninergica, migliorando quindi i sintomi psichici.
Questi effetti sono stati riscontrati in uno studio clinico, sebbene di piccola portata, coinvolgente 50 donne con ciclo regolare. Dallo studio è emerso che, la somministrazione di 30mg/die di estratto di zafferano per due cicli consecutivi, migliora il tono dell’umore e i sintomi caratteristici della SPM, in modo significativo rispetto al placebo.
LO ZAFFERANO
Morbo di Alzheimer
Secondo alcune ricerche, 30mg/die di un estratto di zafferano, rallenterebbero il declino dei pazienti con Alzheimer, in modo paragonabile a donepezil e memantina. Sembra, infatti, che gli apocarotenoidi prevengano la morte dei neuroni, in quanto:
riducono la formazione della β-amiloide, una proteina cruciale nello sviluppo del morbo
contrastano l’infiammazione innescata dalla microglia, il tessuto di supporto dei neuroni