Lavorazione

avviene nelle prime ore del mattino staccando i fiori delicatamente con un’incisione praticata con l’unghia del pollice sull’indice. Dura circa 15 giorni tra ottobre e novembre.

ovvero il fiore viene pulito separando lo stilo dal resto del fiore, cercando di mantenerlo il più intatto possibile e privandolo della parte biancastra.

lo stilo viene messo ad essiccare al sole; poi viene tostato ponendolo sopra una fonte di calore, viene poi messo su di un foglio di carta e sminuzzato fino ad ottenere la polvere.

dura 3 settimane, e in questo periodo bisogna recarsi nei campi per raccogliere tutti i fiori, vanno colti al mattino presto prima che il sole gli faccia sbocciare del tutto.

Questa operazione coinvolge tutta la famiglia dell’agricoltore, amici e parenti.
Dopo la raccolta si procede all mondatura (pulizia), un’operazione che dura ore e fatta il giorno stesso per avviare subito l’essiccatura e conservare intatte le proprietà dello zafferano.

I fiori necessari per produrre 1 Kg di Zafferano puro. Ecco perché è una spezia così preziosa, si deve prestare attenzione a non strappare gli steli, recidendoli delicatamente alla base con le dita, per non danneggiare i bulbi che nei prossimi giorni fioriranno ancora.

I fiori vanno pesati appena raccolti come previsto dal rigido regolamento che attribuisce la Denominazione d’Origine Protetta allo Zafferano di Sardegna prodotto a San Gavino Monreale.

Così da dagli lucentezza e conservarlo meglio.

Poi viene messo ad essiccare lentamente, vicino al fuoco del camino per una notte intera.

La mattina successiva viene annotato sui registri il suo peso a secco come previsto dalle rigide direttive D.O.P..

Si termina così il processo di lavorazione che richiede attenzione fatica e amore, come previsto dall’antica tradizione sarda.

(la quantità di olio che si utilizza corrisponde a un quarto di un cucchiaino da caffè per 100 g di zafferano fresco).